Se sotto l'ampio ombrello del termine democrazia si possono comprendere varie esperienze politiche antiche e moderne, è pur vero che la sua realizzazione ateniese così come è presentata da Canfora si dimostra significativamente diversa da ciò che oggi intendiamo per democrazia, soprattutto nel suo legame con l'egualitarismo. D'altro canto numerosi sono i secoli che separano la civiltà greca classica dal tempo odierno e nitido è di certo il marchio che la storia, nel bene e nel male, vi ha fatalmente impresso.
In fondo è proprio la storia, anche grazie ai rimandi diacronici presentati, ad essere la protagonista in filigrana di queste pagine, una protagonista che spesso liquidiamo con il facile e abusato concetto di magistra vitae, ma che viceversa dovremmo sempre porre in sintonia con il nostro "ascolto" delle cose.
Muovendo dall’analisi del complesso rapporto fra il demo e i gruppi dirigenti, fra la massa del popolo e i leader, Luciano Canfora offre una sua originale lettura del ‘fare politica’ nella democrazia ateniese di età classica e ripercorre le tappe più significative della riflessione moderna, a partire dalla fine del Settecento, su natura, limiti e valore normativo dell’esperienza democratica della polis.
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