La crisi è un momento fondativo, una condizione del progresso e uno strumento attraverso cui la contemporaneità interpreta se stessa. Ma cosa accade quando la crisi entra, essa stessa, in crisi? Lo mostra l’Italia degli ultimi vent’anni: le rivoluzioni politiche non sono più capaci di segnare un percorso vettoriale di evoluzione ma, al contrario, tracciano un avvitamento labirintico, nel quale l’inerzia sembra vincere sulla spinta propulsiva. Per decifrare il nostro sdrucciolevole presente, Carlo Galli ha riunito dieci testi di analisi politica che disegnano un itinerario tra l’inizio degli anni Novanta e il presente: un regesto, tra lettura a caldo e interpretazione retrospettiva, delle crisi recenti, e una fotografia in divenire della società italiana. Dalla privatizzazione della politica, attraverso l’anti-statalismo e il populismo, fino al virus dell’anti-politica, le stagioni si succedono e si intrecciano, proponendo interrogativi e sfidando a cogliere possibili chiavi di lettura. Il finale aperto, in mezzo al guado, non esclude la speranza: il ritorno di una crisi che sia non ennesimo segno del caos, ma svolta politica portatrice di senso.
Introduzione
Parte prima. Le origini delle crisi
1. L’Europa e la rivoluzione della modernità
2. Crisi di legalità, crisi di legittimità
3. La Seconda repubblica: opportunità e rischi
Parte seconda. Orizzonti e scenari
1. La nuova politica: luci e ombre, continuità e discontinuità
2. Le ambivalenze della politica
Parte terza. Il declino, e la speranza
1. Sul declino
2. La politica sgrammaticata
3. Tra passato e futuro
4. La svolta
5. Indignazione, ultima risorsa?
Carlo Galli Carlo Galli è professore ordinario all’Università di Bologna. Presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, direttore della rivista “Filosofia politica” (il Mulino), ha pubblicato tra l’altro Perché ancora destra e sinistra (Laterza, 2010), Il disagio della democrazia(Einaudi, 2011), I riluttanti (Laterza, 2012), Abbiccì della cronaca politica (il Mulino, 2012), Sinistra (Mondadori, 2013).È stato eletto deputato nella XVII legislatura.
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