La vacatio dello Ior si chiude con l’arrivo di un Cavaliere di Malta tedesco
Scelto il tedesco Ernest von Freyberg per la guida della banca vaticanadi Maria Galluzzo @ Europa, 16 febbraio 2013Read more on Europa website
Aspettando l’apertura della sede vacante, il 28 febbraio alle 20, quando Benedetto XVI abdicherà, per il Vaticano si chiude un’altra lunga vacatio, quella che ha riguardato la presidenza dello Ior: nove mesi dopo la cacciata di Ettore Gotti Tedeschi – rimosso «per non aver svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio» –, la “banca di Dio” da ieri ha un nuovo presidente. È il tedesco Ernest von Freyberg. Cinquantacinque anni, di famiglia nobile, è avvocato e ha una vasta esperienza nelle materie e nei processi di regolamentazione finanziaria. È membro e tesoriere per il ramo tedesco dell’ordine dei Cavalieri di Malta e lascerà molti dei suoi incarichi per dedicarsi a tempo pieno alla banca vaticana, un impegno non facile.
La nomina era nell’aria da giorni ed stata fatta dalla commissione cardinalizia, composta dai cardinali Bertone, Nicora, Tauran, Scherer e Toppo, che vigila sull’Istituto per le opere religiose. Organo che anch’esso potrebbe subire degli avvicendamenti nei prossimi giorni. Il papa – ha detto padre Lombardi nel briefing quotidiano– ha espresso il suo «pieno consenso» alla decisione della commissione. Una decisione, che, come spiega un comunicato della sala stampa vaticana, «è il risultato di profonda valutazione e di diverse interviste che la commissione cardinalizia ha compiuto». Un percorso durato alcuni mesi, «meticoloso e articolato, che ha permesso di valutare numerosi profili di alto livello professionale e morale». Una scelta fatta anche con l’assistenza dell’agenzia internazionale di cacciatori di teste Spencer & Stuart.
Nei giorni scorsi indiscrezioni davano per sicura la nomina il finanziere belga Bernard De Corte. Ma era stato lo stesso padre Lombardi a dire che non gli risultava.
De Corte farà parte del board, insieme a Carl Anderson (Usa), Antonio Maria Marocco e Manuel Soto Serrano (Banco Santander di Spagna).
Il papa ha seguito molto da vicino la decisione, mettendo in sicurezza un altro dossier delicatissimo, fonte di scandali per il Vaticano. Nei mesi scorsi la sua legge sull’antiriciclaggio che aveva tentato di cambiare regime nelle consuetudini dello Ior ha subito forti pressioni contrarie.
Ieri intanto per lui ieri è stata una giornata piena di impegni. In mattinata ha ricevuto il presidente della Romania Basescu, i membri della fondazione Pro Petri Sede e i vescovi della Liguria, guidati dall’arcivescovo di Genova e presidente della Cei Angelo Bagnasco.
Con loro c’era anche il vescovo di Ventimiglia-Sanremo, monsignor Alberto Maria Careggio che, intervistato dalla Radio Vaticana, ha sottolineato che «l’incontro è stato molto emozionante», il papa si mostrato «attentissimo ai problemi delle nostre diocesi, interessandosi proprio nei dettagli», «l’abbiamo trovato molto tranquillo, molto sereno. Ci ha ovviamente invitato a pregare per lui. Non solo, ha affermato che la figura di Pietro non tramonta, e quindi ci ha esortato ad essere tanto uniti alla Chiesa e di saper pregare, perché la promessa di Gesù a Pietro è una promessa che non viene meno».
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