lunedì 15 aprile 2013

David Allegranti - Monaci, il Fidel bianco che affonda i sindaci @ Europa, 14 aprile 2013


David Allegranti - 
Monaci, il Fidel bianco che affonda i sindaci 
@ Europa, 14 aprile 2013

Non rispondeva al telefono né ai messaggi. Per giorni non si è fatto trovare, problemi personali lo tenevano lontano dal Palazzo. Poi all’improvviso, a metà pomeriggio, durante la riunione del gruppo consiliare del Pd, l’sms: “io ci sono, a Roma voglio andare per fare il Grande elettore”. Alberto Monaci, presidente del consiglio regionale toscano, di mestiere fa l’affondatore di sindaci. In pochi mesi è riuscito a far cadere a Siena l’ex sindaco Franco Ceccuzzi, costringendolo alle dimissioni grazie all’aiuto dei suoi (suoi e del fratello Alfredo) consiglieri comunali che hanno fatto mancare i voti alla maggioranza di sinistra.
Nei giorni scorsi invece è riuscito a impedire che Matteo Renzi fosse eletto Grande elettore per partecipare alla scelta del nuovo presidente della repubblica. L’introvabilità monaciana è proverbiale, fa parte della strategia dell’ex Dc di lungo corso, contradaiolo dell’Oca e grande narratore di storie della Prima Repubblica; gli fai una domanda (una qualsiasi), e lui ti risponde rievocando anzitutto fatti sepolti nelle nebbie degli anni Settanta, Ottanta, toh, perfino Novanta. Ai tempi del Ppi, riusciva a rimandare i congressi di diverse ore – fissati alle nove del mattino, cominciavano alle cinque di pomeriggio – usando una strategia da sfinimento che avrebbe messo a dura prova chiunque, ma non lui. Durante lo scontro con Ceccuzzi, quando ancora non era chiaro come sarebbe andata a finire, disse: «Questi non l’hanno capito in che nassa si sono andati a cacciare». Nella nassa, trappola per catturare pesci, ce ne sono finiti poi diversi, non solo a Siena, e non solo Ceccuzzi. Famosi i suoi soprannomi dati ai compagni di partito. Il segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli, neodeputato, dalemiano, è “Shrek”, Lapo Pistelli è “Barbagialla”, Enrico Rossi è “Sisifo”, Renzi è il “Giovinastro”. Per noi invece Monaci è il Fidel bianco, per inossidabilità e capacità di tirare per le lunghe un comizio.
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(Saint Pancras: Mandiamo a memoria questi nomi. Ricordiamoci dei tanti Monaci, i veri Rollo Tomasi, che a migliaia cannibalizzano l'Italia)
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Alberto Monaci (dal sito Consiglio regionale della Toscana):
Nato ad Asciano (Siena) il 28 gennaio 1941. Residente a Siena, ha conseguito la maturità classica. Di professione è bancario.
È stato deputato per la Dc dal 1987 al 1992, eletto nella circoscrizione elettorale Arezzo - Siena - Grosseto, e consigliere comunale a Siena. Ha aderito nel 1994 al Ppi di Martinazzoli e poi, al momento della scissione del 1995, a quello di Bianco. Vicesegretario regionale Ppi della Toscana, dal 1994 al 1996, ne è divenuto segretario regionale dal 1996. Nel 1998 è nominato capogruppo del Ppi al comune di Siena. E’ stato  membro dell'Assemblea nazionale, regionale e provinciale di Siena per DL - La Margherita. E' membro della direzione regionale toscana del PD.
Alle consultazioni regionali del 16 aprile 2000 è stato eletto nella lista maggioritaria Toscana Democratica. E’ stato membro della Quarta Commissione – Sanità e della Commissione speciale Statuto.
E' stato presidente del gruppo "Partito Popolare Italiano - Margherita"  e nel maggio 2002 ha partecipato alla costituzione del gruppo "La Margherita", nel quale ha ricoperto l'incarico di presidente.
Alle consultazioni regionali del 3 - 4 aprile 2005 è eletto nella circoscrizione di Siena nella lista Uniti nell'Ulivo. E' stato membro della Quarta Commissione - Sanità.
Ha aderito al gruppo La Margherita – L’Ulivo che, in data 24 luglio 2007, si è unificato con il gruppo Democratici di Sinistra – L’Ulivo, con la denominazione Per il Partito Democratico - L'Ulivo divenendo, dal 7 gennaio 2008, gruppo Partito Democratico. E'stato stato presidente del gruppo consiliare.
Alle consultazioni regionali del 28 - 29 marzo 2010 è eletto come candidato regionale nella lista del PD-Riformisti toscani.
Nella seduta di insediamento del Consiglio, il 23 aprile 2010, viene eletto all'unanimità Presidentedell'Assemblea legislativa.
Aderisce al Gruppo Partito Democratico.

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