sabato 12 settembre 2015

A Thousand Marxes: Ritornelli, marxismo non lineare e marxismo speculativo - Parte XIII - Recensione del libro "Gli algoritmi del capitale" (curato da Matteo Pasquinelli)

A Thousand Marxes: Ritornelli, marxismo non lineare e marxismo speculativo


di Obsolete Capitalism




Ma di quale Marx stiamo parlando? Perché l'universo politico e intellettuale che fa riferimento a Marx è caleidoscopico, e anche all'interno della cosiddetta Marx Renaissance le posizioni sono quantomai variegate. Il Marx qui richiamato è l'estensore dei Grundrisse e del Capitale, quindi il Marx della maturità speculativa: il testo più citato dai vari saggisti è il celebre 'Frammento sulle macchine', che viene inserito come passaggio obbligato in ogni intervento del libro (ad eccezione del saggio di Mercedes Bunz) quasi fosse un Ritornello che si articola nel testo, saggio dopo saggio. Si tratta di un Marx quasi oracolare, di un fanta-Marx che viene evocato a suggello della genealogia del pensiero accelerazionista. 'È Marx, insieme a Land, a rimanere il pensatore accelerazionista paradigmatico' (Williams e Srnicek, Manifesto, 2013). Avanessian e McKay, d’altro canto, aprono il loro 'Accelerate' con la cronistoria del pensiero accelerazionista, iniziando con il genetico 1858 marxiano, e il passo sul potere alieno della macchina - The machine as an alien power - tratto sempre dal citato 'Fragment on Machines' del Grundrisse. Nell'antologia curata da Pasquinelli, uno degli autori di punta è Nick Dyer-Witheford, autore del fondamentale 'Cyber-Marx' (1999). Insomma, si tratta di un Marx non lineare, in bilico tra steam e cyberpunk, letto con gli occhiali deleuziani del plusvalore macchinico, più vicino, forse, a William Gibson che a Friedrich Engels. Se Pasquinelli evoca a ragione un neo-marxismo speculativo, e se noi lo intendiamo in modo corretto come sottrazione dell’intero pensiero marxiano alla pretesa dell’ortodossia di ogni tempo e latitudine di suffragarlo come filosofia vera e come ‘pensiero scientifico capace di affermarsi come ‘altro dalle ideologie’, allora i nemici dell’accelerazionismo marxista all’interno del movimento comunista avranno gioco facile nel bollare tali posizioni come una degradazione del marxismo stesso. Si veda ad esempio la posizione storica del Lukàcs maturo che si scagliò contro ‘la degradazione del marxismo a pensiero speculativo’ (Perlini, 1968); ovvero per i marxisti ortodossi una contraddizione in termini. Aggrappandosi alle schegge del marxismo esplose e scagliate in aria dal collasso del marxismo come ideologia di stato,  gli autori de 'Gli algoritmi del capitale’ propongono invece una nuova episteme. Pasquinelli afferma nelle sue tesi che ‘non c’è alcuna classe originale per la quale provare nostalgia’, intendendo per ‘classe’ la classe operaia, per la quale perora un divenire postumano. Si tratta di frammenti di comunismo, appunto, tra Marx, Dick e Nexus-6: Does working class dream of electric sheep? ( segue QUI )

(Nota dell'editore: il testo completo si compone di 22 paragrafi che verranno pubblicati giorno per giorno, a partire dal 31 agosto 2015. Il titolo del breve saggio/recensione è Dromologia, bolidismo e accelerazionismo marxista. Frammenti di comunismo tra al-Khwarizmi e Mach)



Picblog: Euthanasia Coaster by Julijonas Urbonas: Challenging the physical and psychological limits of the human body, this speculative design is intended to slowly ascend 1,700 feet into the air before launching passengers down seven loops at a mind-boggling speed of 330 feet per second. The roller coaster aims to give its riders a diverse range of experiences from euphoria to thrill, tunnel vision to a loss of consciousness and, eventually, to the end result: death.

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