mercoledì 1 maggio 2013

M5s, Beppe Grillo lancia l'espulsione via web di Mastrangeli. E lui replica: "Formerò una minoranza a 5 stelle" @ Huffington Post, 30 aprile 2013



AGGIORNAMENTO - È ufficiale: Marino Mastrangeli è stato espulso dal movimento cinque stelle, dopo il risultato del voto on line è fuori dal gruppo del Senato. Gli aventi diritto erano 48.292, Di questi hanno votato in 19.341. L'88,8% (pari a 17.177 Voti) ha votato per l'espulsione, il restante 11,2% (pari a 2.164 Voti) ha votato per il no.
L'ultima parola ce l'avranno i cittadini, che in rete decideranno se ratificare o meno la sua espulsione, votata la scorsa settimana dai parlamentari m5s. Ma lui, Marino Mastrangeli, il senatore m5s messo sotto accusa per le troppe apparizioni televisive senza l'autorizzazione del Movimento, non ci sta e accusa: "Questa votazione è illegittima, siamo nella Corea del Nord". E annuncia di voler formare una "minoranza m5s" all'interno del gruppo misto.
A Skytg24 il senatore punta il dito anche contro la votazione dei suoi colleghi di partito. "Hanno votato a favore soltanto 62 dei 163 parlamentari, c'erano 25 contrari e 72 assenti". E attacca: "È una vergogna, si sta perpetrando un attentato agli articoli 21 e 67 della costituzione.
L'appello web di Grillo. La polemica esplode in mattinata, quando con un post sul suo blog Grilo chiede ai sostenitori M5s di pronunciarsi sull'espulsione di Marino Mastrangeli, già votato dai parlamentari m5s. Il senatore Marino Mastrangeli, scrive il leader 5 stelle, "ha violato numerose volte la regola 'Evitare la partecipazione ai talk show televisivi' senza sentire alcun coordinamento con i gruppi parlamentari e danneggiando così l'immagine del M5S con valutazioni del tutto personali", afferma Grillo. "In particolare Marino Mastrangeli ha ripetutamente partecipato a numerosi talk show, benché l'intero gruppo lo avesse più volte invitato a desistere, anche in contemporanea allo svolgimento dei lavori del gruppo". E ancora "Tutti i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno sottoscritto pubblicamente prima delle elezioni il 'Codice di comportamento'. La sua sottoscrizione era necessaria per candidarsi, un impegno preso senza costrizione verso il M5S e gli elettori", sottolinea Grillo. Per i parlamentari che violino le regole sottoscritte, "il gruppo parlamentare può avviare la procedura di espulsione", che prevede la proposta di espulsione votata a maggioranza da deputati e senatori riuniti e la successiva ratifica della decisione con una votazione on-line degli iscritti al Movimento.
"L'espulsione di Mastrangeli - comunica Grillo - va ora ratificata dagli iscritti al portale al 31 dicembre 2012 con documento digitalizzato". La votazione si svolgerà oggi dalle 11 alle 17.
La replica: "Roba da Corea del nord". "È una vergogna. Siamo nella Corea del Nord. Questa votazione è illegittima", ha replicato a stretto giro Mastrangeli. "Se verra' decisa la mia espulsione dal Movimento, dovranno prendermi e spostarmi fisicamente dai banchi del gruppo, perchè io il M5S non lo lascio", ha spiegato annunciando che farà resistenza rispetto alla eventuale decisione di "cacciarlo", ma ha aggiunto che di fronte alla espulsione andrà nel gruppo Misto. "E lì - ha detto - formerò una componente che chiamerò 'Minoranza M5S', perché continuerò ad avere il Movimento nel sangue". Fuori discussione, invece, le dimissioni dalla carica di senatore: "Sono stato il candidato ciociaro più votato alle parlamentarie del Movimento, che nel Lazio ha preso 786 mila voti. Perché mi devo dimettere per un'intervista?".
E per criticare la scelta del Movimento è intervenuta anche l'ex "dissidente" Federica Salsi, consigliera comunale di Bologna espulsa insieme a Giovanni Favia nel dicembre scorso, che parla di "inquisizione digitale".
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