giovedì 16 maggio 2013

Michele Di Salvo: Grillo e i finti follower su Twitter: ecco la classifica @ Unità 14 maggio 2013


Svelati i tanti falsi 'seguaci' su Twitter. Si comprano e si sbandierano come consensi. I leader sono tutti un po’ falsari, ma il capo dei 5 Stelle batte tutti. Dietro ci sono anche Di Pietro, Renzi, Alfano e Bersani... Read more


Waller: «Comprare follower è come comperare consensi»

di Michele Di Salvo @ Unità 14 maggio 2013

Robert Waller (www.robwaller.org) è un esperto di comunicazione, direttore di Simplification Centre (società no profit statunitense di consulenze per migliorare la comunicazione). È stato tra i primi a sviluppare sistemi di controllo e monitoraggio degli account su twitter ed è stato lui a sviluppare parte del sistema statuspeole, l’applicazione più diffusa per il controllo della qualità dei follower, ma fa anche parte di un gruppo che ha in qualche modo definito i criteri per la definizione di un follower come fake (fasullo) o inattivo. 

Nell’agosto scorso, quando alcuni media Usa riferirono che il 70% dei suo 19 milioni di follower del presidente Barack Obama era da considerarsi «fasullo», Waller puntualizzò al Guardian che «gli account fake sono facili da individuare. Ma in futuro cercheremo di perfezionare ancora gli strumenti di ricerca». Attualmente esistono piattaforme che fanno un esame su un campione, più o meno vasto ma comunque in percentuale rispetto al seguito del profilo esaminato. 

Secondo Waller «è importante sapere che quando si comunica lo si fa con persone reali, perché più reale e attivo è un profilo, maggior seguito e condivisione avrà. Il secondo motivo è che c’è un numero crescente di fakers in rete. Le persone acquistano seguaci tentando di costruire in questo modo la propria reputazione e legittimità. “Guardami ho 20.000 seguaci, devo sapere la mia...” stanno essenzialmente cercando di ingannare il sistema ed è importante essere in grado di individuare, e evitarli. Perché in ultima analisi, se sei disposto a mentire su quanti amici hai, non sei una persona molto affidabile». 
Come si fa a classificare i fake? «Prendiamo un campione di follower, a seconda di quanto “popolare” tu sia e valutiamo una serie di semplici criteri di spam. Gli account di spam di base tendono ad avere pochi o nessun seguace e pochi o nessun tweet. Ma in contrasto tendono a seguire un sacco di altri account. Per i profili con 50.000 follower o meno crediamo che il nostro criterio fornisca una visione molto precisa in termini di follower fake o inattivi; questo stesso criterio continuerà a fornire una buona intuizione, ma può riflettere meglio l’attività corrente piuttosto che l’intero profilo». 

Secondo Waller attualmente esistono tra i 20 e 30 milioni di profili twitter fake e le aziende che vendono finti follower guadagnano circa un milione di dollari a settimana. È possibile acquistare in rete pacchetti da mille a cinquantamila follower per volta, e in un giorno solo, a un prezzo che varia a seconda della «qualità» dei fake, ma contenuto tra i 100 e i 1000 dollari. Negli ultimi anni sono stati creati alcuni profili che hanno acquistato pacchetti da tutti i maggiori rivenditori di fake, e i relativi profili sono stati catalogati, registrati, e dove possibile creato un database anche degli indirizzi Ip (Internet Protocol address) relativi; attraverso l’incrocio di queste informazioni è possibile reperirli e rintracciarli tra i follower dei profili esaminati. In genere le reazioni più comuni quando si «smascherano» i profili con iniezioni massicce di fake, vanno dalla negazione, alla denuncia della macchina del fango, alla propaganda di qualche competitor al «me li hanno acquistati a mia insaputa» alla negazione e messa in discussione del criterio di ricerca.

Vale la pena ricordare una sana   eccezione, anche questa figlia di come in alcuni Paesi viene percepito e vissuto il concetto di trasparenza e democrazia. È il caso di Louise Mensch, uno dei punti di riferimento dei conservatori inglesi, che nel luglio 2012 il Telegraph ha pubblicamente accusato di aver acquistato 40mila fake usando proprio le applicazioni di Waller. 

La Mensch ha ammesso la questione scrivendo un semplice twitt dicendo «ho chiesto a Twitter Uk di rimuovere questi spambot» e resettare il profilo ai valori precedenti. Sarebbe un bel gesto di civiltà, e prima ancora di rispetto verso gli utenti reali, importassimo anche noi questo tipo di risposte e soprattutto di comportamenti. Perché parafrasando Waller «in ultima analisi, se sei disposto a mentire su quanti amici hai, su cosa non sei disposto a mentire? E se sei disposto ad acquistare follower per aumentare la tua popolarità, cosa non sarai disposto ad acquistare?».

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