domenica 9 marzo 2014

Nascita del populismo digitale: PAR.6) Il grottesco di massa e il lirismo fascista by Obsolete Capitalism


Il grottesco di massa e il lirismo fascista (Par. 6)

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Il secondo aspetto che ci preme analizzare, seppur brevemente, è quello del contesto sociale e culturale entro il quale s’iscrive l’azione del mago ipnotizzatore. György Lukács ha correttamente sottolineato la novità del potente scenario disegnato da Thomas Mann in Mario und der Zauberer dove s’intrecciano psicologia delle masse, carisma minaccioso, suggestioni ipnotiche e atmosfere sociali elettriche inquinate da mitologie nazionalistiche. Il penetrante potere del mago Cipolla richiama il potere d’affezione di comportamenti grotteschi e incontrollabili che provocano nelle masse manifestazioni di soggiogamento al limite dell’isterico o dell’animalesco. La specificità della narrazione di Mann del paesaggio italiano degli anni ’20, sta nell’esaltare le dinamiche psicologiche collettive di sudditanza e di acrasia, piuttosto che le caratteristiche storico-militari del fascismo quali, ad esempio, la deterrenza di squadre d’azione e fasci di combattimento. Mann non ha inoltre ritenuto necessario mettere in evidenza, nell’atmosfera già liricamente fascista, l’intreccio economico e classista di reazione delle classi proprietarie agrarie, capitaliste e borghesi contro la marea rivoluzionaria tanto cara al pensiero gramsciano-togliattiano. La danza finale, delirante e oscena, che Cipolla fa eseguire agli spettatori mesmerizzati, mostra come i comportamenti disturbati e spasmodici della folla gaudente siano frutto di una volontà di imposizione e privazione che agisce sull’ipnosi, sull’imitazione e sull’intrattenimento ludico-grottesco.


Painting: Stelios Faitakis

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